Sul 416 ter, lo scambio elettorale politico-mafioso, c’è un avverbio di troppo. Quella parolina inserita nel testo, “consapevolmente”, rischia di depotenziare e vanificare il lavoro fatto per punire in maniera chiara e netta il voto di scambio.
Su un tema delicato come questo non possiamo permetterci ambiguità, o dubbi di interpretazione. Il voto di scambio è una malattia della nostra democrazia, produce danni all’intero sistema e, procura vantaggi alle organizzazioni mafiose. Per questo motivo la normativa non può permettersi giri di parole che di fatto non favoriscono la condanna di chi se ne rende attore. Considero un arretramento anche la sostituzione della “promessa” con il “procacciamento” del voto“.
Ferma restando la necessità di approvare la norma in tempi rapidissimi – conclude la senatrice, braccialetto bianco di Riparte il futuro -, è però necessario che la stessa sia effettivamente efficace.